Se si prova a scattare un’istantanea della partecipazione al Cibus e subito dopo al Vinitaly ci si trova a dover fare i conti con la crescente sensibilità che aziende di produzione e consumatori mostrano di avere verso i temi legati all’alimentare. 

“Con DIF Network siamo riusciti a portare in due delle più grandi manifestazioni legate al food & beverage argomenti importanti, messi a punto con il Comitato Tecnico Scientifico di OITAF che pone grande attenzione alla tutela di tutti gli attori della filiera, quando ci ha coinvolto nella stesura delle raccomandazioni per il trasporto e la conservazione di alcuni protagonisti del Made in Italy. Linee guida raccolte in un Documento Scientifico che stiamo cercando di tradurre in raccomandazioni pratiche”. Ha commentato così Umberto Torello – Amministratore DIF Network, Presidente Sez. Trasporti Alimentari ANITA e Transfrigoroute Italia e Membro del CTS di OITAF – la partecipazione alle fiere più rappresentative del settore.

Distribuzione Italiana Food è il network specializzato nella consegna last-mile di prodotti food & beverage in tutta Italia, alla giusta temperatura:

sì alla temperatura controllata anche quando non prevista – per i prodotti termosensibili soggetti ad alterazione e perdita delle caratteristiche organolettiche originarie e caratterizzanti,

✓ un no categorico alla promiscuità dei carichi – cattiva pratica molto frequente nel mondo logistico dove si tende ad associare la produzione alimentare, in particolare quella general cargo, con merce non-food con conseguente rischio di contaminazione, 

più trasparenza delle fasi logistiche.

Sono proprio le caratteristiche della distribuzione “made in DIF”. Punti che restituisce oggi il mercato, impersonificato dai consumatori, che esigono sempre più garanzie in particolare per i prodotti eccellenza della tavola. 

Infatti, se guardiamo ai consumi alimentari, i dati sono record: nel 2022 ci confermiamo primo Paese produttore al mondo di pasta (con 3,5 milioni di tonnellate) e maggiori consumatori con 23 chili annui pro-capite. Naturalmente la pasta è il veicolo principale di promozione dei suoi condimenti: olio d’oliva, formaggi, sughi. E che dire del vino? A livello mondiale il primo produttore di vino è l’Italia con un volume stimato nel 2022 di 50,3 milioni di ettolitri.

Insomma, i prodotti per i quali DIF Network propone una gestione più responsabile nella filiera logistica. Allora bisogna partire dal supporto alle piccole e medie imprese di ogni regione d’Italia, rappresentate al Vinitaly e al Cibus, che producono nel rispetto di territori e clima (del resto in Italia il 90% delle attività sono medio-piccole) per riuscire ad abbracciare la grande filiera dei produttori. 

Ed è per questo che DIF – attraverso il contributo dei suoi esperti affiliati – contribuisce allo sviluppo della collaborazione a tutto vantaggio del consumatore.

“Aumentare l’integrazione degli attori della filiera, operando contemporaneamente sul lato della domanda e negli altri aspetti della relazione tra le imprese per la massimizzazione del valore nelle attività congiunte. Il bilancio di Cibus e Vinitaly guarda all’interesse di tutti”.

È l’accoppiata vincente industria-distribuzione, proprio quella che andava portata a Cibus e Vinitaly.