Come DIF Network applica i principi HACCP per garantire l’eccellenza nelle spedizioni refrigerate e nel trasporto a temperatura controllata

La logistica alimentare rappresenta oggi una delle chiavi interpretative principali del nostro tempo. Potrebbe sembrare un’affermazione audace; tuttavia, considerando l’importanza crescente dei cambiamenti climatici, della globalizzazione e degli sprechi alimentari, diventa evidente il loro impatto significativo sulla produzione alimentare. In questo contesto, il trasporto refrigerato è un anello cruciale nella catena della sicurezza alimentare, con il suo ruolo di preservazione della qualità e dell’integrità del cibo lungo tutta la supply chain.

Prima di arrivare in tavola, il cibo attraversa reti logistiche sempre più complesse ed elaborate, spesso spostandosi non solo da nazione a nazione, ma da continente a continente, passando attraverso molteplici punti di stoccaggio. Prevenire contaminazioni, deterioramenti, rischi per la salute diventa un’operazione sempre più complessa. Per operatori come DIF Network, adottare rigorosi protocolli di sicurezza alimentare rappresenta non solo un obbligo di legge, ma anche una responsabilità verso produttori e consumatori.

Questo articolo esplorerà aspetti pratici e specifici di questa sfida, focalizzandosi sul ruolo cruciale dell’HACCP nel contesto del trasporto refrigerato.

Cos’è l’HACCP e perché è fondamentale nel trasporto refrigerato

L’Hazard Analysis and Critical Control Points (HACCP) è un termine spesso associato al settore della ristorazione, dove la certificazione è obbligatoria per operare. Tuttavia, come suggerisce il nome, l’HACCP non è solo una certificazione ma un vero e proprio sistema di gestione adottato a livello globale. Questo protocollo è essenziale per identificare, valutare e controllare i pericoli significativi per la sicurezza alimentare lungo l’intera catena di approvvigionamento.

L’HACCP va quindi oltre il semplice controllo qualità, identificando specifici rischi che potrebbero compromettere la sicurezza del prodotto trasportato. Rischi che possono essere di varia natura: 

  • biologica, si pensi alla proliferazione di batteri patogeni come Salmonella o Listeria, dovuta spesso alle variazioni della temperatura durante il trasporto; 
  • chimica, come la contaminazione degli alimenti con residui di sostanze non edibili, come i detergenti usati per la pulizia del veicolo di trasporto; 
  • fisica, di cui un esempio classico sono le microplastiche, cioè corpi estranei (frammenti di vetro, metallo o appunto plastica) che possono contaminare il cibo durante le fasi di carico/scarico.

Il sistema HACCP non si limita all’identificazione di questi rischi, ma delinea misure precise per prevenirli e controllarli efficacemente, delineando appunto tutta una serie di protocolli che garantiscono la sicurezza alimentare lungo tutta la catena del freddo.

Nel trasporto refrigerato, questo si traduce in un monitoraggio costante e rigoroso delle condizioni di temperatura e igiene, elementi essenziali per preservare la qualità e la sicurezza degli alimenti durante il viaggio. L’HACCP richiede l’identificazione di tutti i punti critici di controllo (CCP) nel processo di trasporto, ovvero quelle fasi in cui un pericolo significativo per la sicurezza alimentare può essere prevenuto, eliminato o ridotto a un livello accettabile.

Quali sono i punti critici di controllo (CCP), quando si pensa al trasporto di alimenti?

Sono tre i punti principali a cui ogni azienda del settore deve prestare attenzione:

  1. Mantenimento della catena del freddo: monitoraggio costante delle temperature per prevenire la proliferazione microbica.
  2. Pulizia e sanificazione: procedure rigorose per la decontaminazione dei veicoli e delle attrezzature, riducendo il rischio di contaminazioni incrociate.
  3. Formazione del personale: addestramento continuo degli addetti alla gestione e al trasporto dei prodotti alimentari, per garantire la corretta applicazione delle procedure di sicurezza.

Il mancato rispetto dei protocolli HACCP nei trasporti frigoriferi può avere conseguenze significative. Per esempio, un’interruzione, anche breve, della catena del freddo può portare a una proliferazione batterica incontrollata. Oppure, il deterioramento della qualità degli alimenti può ridurre la loro shelf life.

L’implementazione dell’HACCP nel trasporto refrigerato non è solo una questione di conformità normativa, ma un elemento fondamentale per garantire la fiducia dei consumatori e la sostenibilità a lungo termine del settore alimentare.

Implementazione dell’HACCP nei trasporti frigoriferi

Le normative per il trasporto refrigerato del Food prevedono specifiche indicazioni a seconda della tipologia di prodotto, per preservarne tutte le caratteristiche organolettiche. È possibile suddividere le diverse tipologie di prodotti alimentari in due macrocategorie: il cibo confezionato e gli alimenti freschi e deperibili.

Trasporto alimenti confezionati

Ecco alcune delle indicazioni specifiche per il trasporto di cibo confezionato:

  • i vani di carico devono essere mantenuti puliti e sottoposti a regolare manutenzione;
  • la progettazione deve consentire un’adeguata pulizia e disinfezione;
  • è vietato il trasporto promiscuo di alimenti e altri materiali, a meno di una separazione efficace;
  • il monitoraggio costante della temperatura è cruciale per mantenere le condizioni ottimali di conservazione.

Alimenti freschi e deperibili

Il trasporto di cibo fresco e deperibile richiede precauzioni aggiuntive:

  • mantenimento rigoroso delle temperature appropriate per ciascun tipo di alimento, con l’impiego di appositi termometri calibrati;
  • per l’imballaggio, è richiesto l’impiego di materiali resistenti, sigillati e specifici per ogni categoria alimentare;
  • prevenzione di contaminazioni incrociate attraverso una corretta disposizione del carico;
  • applicazione di rigorose pratiche igieniche da parte degli operatori: a questo riguardo è necessario che il personale sia adeguatamente formato, sia sui prodotti trasportati, che sulle misure generali di prevenzione e controllo;
  • organizzazione dei percorsi per minimizzare i tempi di viaggio e le soste;
  • garanzia del corretto isolamento termico dei veicoli per mantenere la temperatura costante.

Manuale Haccp per il trasporto di alimenti

Qualunque sia la tipologia di prodotto alimentare, il manuale HACCP è un documento obbligatorio, che stabilisce le procedure di autocontrollo per il trasporto degli alimenti. Questo manuale include l’identificazione dei punti critici specifici legati alla fase di trasporto, l’analisi dei potenziali rischi e le misure preventive adottate per mitigarli. Inoltre, il documento fornisce una documentazione dettagliata dei processi operativi e stabilisce le procedure di monitoraggio e registrazione delle temperature, essenziali per mantenere la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena del freddo. Parte integrante del manuale è anche il piano di formazione del personale, che copre le pratiche di sicurezza alimentare necessarie per garantire la conformità ai protocolli HACCP.

Qualità, fiducia, trasparenza: la differenza DIF

In un’epoca storica in cui la richiesta di trasparenza da parte dei consumatori è in costante aumento, DIF Network sa che le norme sono necessarie, ma non sufficienti a garantire la fiducia nel proprio brand. Secondo recenti studi del Censis, il 66,7% degli italiani è disposto a rinunciare a prodotti potenzialmente dannosi per la salute, mentre il 52,6% presta particolare attenzione ai criteri di sicurezza alimentare delle aziende.

In questo contesto, DIF Network ha studiato un protocollo avanzato per la sicurezza alimentare che, oltre al rispetto di tutte le normative di settore,  prevede:

  • l’impiego di tecnologie come l’EDI (Electronic Data Interchange) e i sistemi GPS;
  • l’applicazione della temperatura controllata anche quando non previsto dall’ATP, per il trasporto e la conservazione di alimenti termosensibili, in conformità alle linee guida OITAF (Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e Farmaci);
  • la garanzia della non promiscuità dei carichi, grazie alla specializzazione dell’azienda, che tratta esclusivamente prodotti Food & Beverage.

L’oggi pone sfide sempre più significative per la sicurezza e l’integrità della produzione alimentare globale. In questo contesto, il trasporto refrigerato si rivela un elemento decisivo. DIF è il network di aziende italiane specializzate nella logistica alimentare, che si distingue per trasparenza ed esperienza e vuole affermarsi sempre di più come partner di fiducia per il produttore consapevole.

Se produci merce alimentare fresca o confezionata, affidati a DIF: 

scopri di più sulle tecniche distributive del network.