La parola-chiave è insieme. Il nuovo DIF raccontato da Il Mondo dei Trasporti
Il Mondo dei Trasporti dedica due pagine al nostro network, l’articolo “Food&Beverage, DIF nuova protagonista” è presente sul numero di dicembre a pagina 24 e 25.
Le parole di Umberto Torello – COO Gruppo Torello, Presidente della Sezione di Specializzazione Trasporti Alimentari Anita e Transfrigoroute Italia – in occasione dell’evento “Verso l’apertura, il cambiamento, la crescita” svoltosi il 27 ottobre 2021 a Bologna, non lasciano spazio a dubbi: la parola-chiave di questo nuovo DIF è “insieme”.
“Da quando abbiamo dato vita al network, la nostra Azienda ha investito insieme ad altre che stanno continuando a farlo con noi, con il risultato di crescere insieme. Crediamo in questo cambiamento: se tutti coloro che aderiscono ci seguono in questa direzione, che punta a dare massima soddisfazione al cliente, DIF avrà una struttura di base per diventare sinonimo di servizio di elevata qualità”.
Un’apertura a tutto il comparto alimentare che da un lato conferma il valore di crescita del singolo e del collettivo nel quale abbiamo sempre creduto, dall’altro lato mira a un obiettivo ben preciso ovvero diventare il principale attore nazionale per la distribuzione alimentare. Obiettivo che fa leva sul cavallo di battaglia del network: la garanzia. Ad oggi, infatti, come dimostra anche l’intervento di Clara Ricozzi – Presidente esecutivo e presidente CTS OITAF, il controllo su prodotti quali vino e olio è praticamente inesistente: si tratta di merce alimentare che arriva sulle nostre tavole senza alcuna assicurazione che non abbia subito sbalzi di temperatura.
Il nostro network, invece, certificherà l’intera filiera, dal produttore al consumatore: garantiremo, in ogni passaggio, che la merce trasportata ha viaggiato nel pieno rispetto delle temperature e solo con prodotti alimentari, escludendo dunque il rischio di contaminazione.
“Quando su strada viaggerà un camion DIF, consumatori e clienti sapranno immediatamente che quel veicolo fa parte di una filiera certificata: mettere il logo e il nome sui camion non è mero esercizio di visibilità, ma segno tangibile che quando siamo su strada siamo pronti a metterci la faccia, a mettere in gioco noi stessi, la nostra Azienda e il nostro nome”. Umberto Torello chiarisce così, nel corso dell’intervista, il ruolo del network a garanzia dei soggetti che intervengono nella supply chain.