Soluzioni per il Trasporto di Alimenti Senza ATP

Le sfide e le opportunità nel trasporto di alimenti termosensibili non normati dai protocolli ATP: i vantaggi competitivi per le aziende del Food & Beverage
Nel settore agroalimentare, il trasporto rappresenta una delle fasi più delicate della filiera. Mentre prodotti come carni fresche, pesce, latticini e surgelati richiedono obbligatoriamente il trasporto a temperatura controllata secondo la normativa ATP (Accord Transport Perissable), esistono alimenti termosensibili come vino e olio EVO che necessitano di attenzioni particolari per preservare le loro caratteristiche organolettiche, pur non rientrando in questi obblighi.
Con un export che nel 2023 ha raggiunto i 64 miliardi di euro (+5,7% rispetto all’anno precedente), il settore agroalimentare italiano richiede soluzioni logistiche che bilancino efficienza operativa e attenzione alla qualità. Questo articolo esplora come affrontare le sfide legate al trasporto di alimenti non normati dall’ATP, evidenziando le opportunità che una logistica ben progettata può offrire per valorizzare il Made in Italy.
Reminder: Cosa prevede l’ATP
L’ATP (Accord Transport Perissable) è un importante accordo internazionale, siglato nel 1970, per disciplinare il trasporto su strada di alimenti deperibili. La normativa classifica i veicoli in base alla loro capacità di mantenimento termico e definisce precise temperature di trasporto: ad esempio, -18°C per i surgelati (con fluttuazioni massime di 3°C), +4°C per il pollame fresco, tra 0 e +4°C per carni e prodotti ittici. Per garantire questi standard, i veicoli devono essere riconosciuti idonei dal Ministero dei Trasporti e ottenere una specifica attestazione ATP, che certifica caratteristiche tecniche come il coefficiente di isolamento termico e la potenza degli impianti frigoriferi.
Tuttavia, l’evoluzione del settore alimentare ha evidenziato come questo framework normativo non sia sufficiente a coprire tutte le esigenze della moderna distribuzione alimentare. Per questo motivo, alcuni operatori del settore hanno scelto di andare oltre, adottando protocolli volontari anche per prodotti non normati dall’ATP.
Trasporto alimenti senza ATP: quando le norme mancano ma la qualità è essenziale
Nel panorama agroalimentare italiano, molte eccellenze non rientrano nelle regolamentazioni ATP ma necessitano comunque di un trattamento logistico meticoloso per preservare la loro qualità. Prendiamo ad esempio il vino, tra i simboli più iconici del Made in Italy: anche se non soggetto a vincoli normativi specifici per il trasporto a temperatura controllata, il vino soffre gli sbalzi termici, che possono alterarne il gusto e il bouquet aromatico, compromettendo l’esperienza del consumatore e la reputazione del produttore.
Un altro esempio emblematico è l’olio extravergine di oliva. Esposto a temperature superiori ai 20°C o a una luce eccessiva, può ossidarsi, perdendo il suo sapore fruttato e le sue proprietà. Questo rende fondamentale il trasporto in contenitori opachi e a temperature controllate, tra i 13°C e i 20°C.
Passando ai prodotti confezionati, anche il cioccolato rappresenta un caso interessante: non essendo soggetto alle norme ATP, è comunque sensibile alle variazioni di temperatura. L’esposizione al calore può causare il fenomeno del “fat blooming”, che altera l’aspetto del prodotto con una patina bianca sulla superficie, pur non compromettendone la sicurezza alimentare.
Nel settore beverage, anche le birre artigianali richiedono attenzioni particolari. Queste bevande, spesso non pastorizzate, devono essere conservate a una temperatura costante per mantenere inalterati aroma e caratteristiche organolettiche.
L’importanza di un trasporto senza ATP ma ben pianificato non risiede solo nella qualità, ma anche nel valore commerciale. I prodotti citati, così come numerosi altri (si pensi al tonno in olio d’oliva o ai succhi di frutta freschi) rischiano di perdere il loro appeal commerciale se non trasportati in condizioni ottimali, influenzando negativamente la percezione del marchio e le vendite.
Le linee guida OITAF: un approccio scientifico
Il Comitato Tecnico Scientifico dell’OITAF (Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e Farmaci) ha sviluppato linee guida rigorose per il trasporto di alimenti termosensibili, che vanno oltre i requisiti normativi. Questi protocolli sono stati concepiti per preservare le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei prodotti durante ogni fase logistica, diventando un riferimento imprescindibile per gli operatori che ambiscono all’eccellenza.
DIF Network ha adottato queste linee guida come standard volontario, confermando ancora una volta il suo impegno proattivo verso la qualità. Questo approccio consente ai produttori e distributori di mantenere elevati livelli di qualità, proteggendo la reputazione dei loro marchi e soddisfacendo le aspettative di consumatori sempre più esigenti.
Ecco alcune delle linee guida previste per il trasporto del vino e dell’olio EVO.
Parametri per il trasporto del vino
Il trasporto del vino richiede condizioni specifiche per evitare alterazioni che possano comprometterne il gusto e la qualità. Le linee guida OITAF raccomandano:
- Temperatura controllata tra gli 8° e i 20°C: evitare sbalzi termici è fondamentale per preservare il bouquet aromatico e prevenire il deterioramento.
- Umidità ambientale tra 55% e 70%: livelli adeguati di umidità prevengono l’essiccazione dei tappi in sughero, garantendo la corretta conservazione del vino.
- Protezione dalla luce solare diretta e artificiale: la luce può innescare processi ossidativi che alterano il colore e il sapore del vino.
- Assenza di vibrazioni a qualsiasi frequenza: le vibrazioni possono disturbare la stabilità chimica del vino, specialmente durante lunghi trasporti.
Parametri per il trasporto dell’olio EVO
Anche l’olio extravergine di oliva richiede una gestione specifica durante il trasporto, secondo le linee guida OITAF:
- Temperatura controllata tra 13° e 20°C: temperature più alte accelerano l’ossidazione, mentre quelle troppo basse possono solidificare il prodotto.
- Contenitori secondari opachi chiusi: proteggono l’olio dalla luce, che può degradarne le proprietà organolettiche.
- Sistemi di controllo della temperatura: essenziali per mantenere costante il microclima durante il trasporto.
Trasporto alimenti senza ATP: Best Practice
Garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti non soggetti a normativa ATP richiede poi un approccio sistematico e proattivo alla logistica alimentare. La gestione ottimale di questi trasporti si fonda su tre pilastri essenziali che, se correttamente implementati, permettono di preservare le caratteristiche dei prodotti e ottimizzare l’efficienza operativa.
Non promiscuità dei carichi
Una delle principali minacce alla sicurezza alimentare è rappresentata dalla promiscuità dei carichi, ovvero il trasporto misto di alimenti con merci non alimentari o con prodotti alimentari diversi, che possono causare contaminazioni chimiche, fisiche o biologiche.
DIF Network adotta una politica rigorosa che prevede:
- Veicoli dedicati al trasporto alimentare: ogni mezzo è utilizzato esclusivamente per merci alimentari.
- Frequenti procedure di sanificazione: tutti i mezzi sono sottoposti a rigidi protocolli di pulizia e igiene prima di ogni trasporto.
- Gestione separata dei prodotti: anche tra differenti tipologie di alimenti, si evitano contaminazioni crociate grazie all’uso di compartimenti distinti e imballaggi protettivi.
Questo approccio non solo tutela la sicurezza del prodotto, ma rappresenta un valore aggiunto per i produttori, che possono garantire ai loro clienti standard elevati e conformità oltre le normative di legge.
Tracciabilità completa
La tracciabilità è una delle sfide più importanti nella logistica moderna, soprattutto per i prodotti alimentari termosensibili. DIF Network utilizza tecnologie avanzate come l’EDI (Electronic Data Interchange) per garantire trasparenza e controllo totale lungo tutta la supply chain. Ecco come:
- Monitoraggio in tempo reale: ogni fase del trasporto è tracciata digitalmente, dalla raccolta al punto vendita.
- Documentazione automatizzata: l’EDI consente di registrare automaticamente ogni movimento, riducendo al minimo gli errori umani.
- Trasparenza per i clienti: i produttori possono accedere a dati aggiornati sulla posizione e le condizioni dei loro prodotti, aumentando la fiducia e migliorando la gestione logistica.
Inoltre, la tecnologia EDI non si limita al monitoraggio: attraverso l’interscambio tra i dati del sistema gestionale dell’affiliato e il sistema gestionale centrale, permette di ottimizzare i processi operativi e migliorare l’efficienza dell’intera filiera distributiva.
Monitoraggio costante
Il controllo continuo delle condizioni di trasporto è fondamentale per prevenire alterazioni qualitative e garantire l’integrità dei prodotti, anche quando non sono soggetti a normative specifiche come l’ATP. In questo contesto, DIF Network ha previsto:
- Sistemi avanzati di controllo della temperatura: ogni veicolo è dotato di sensori che monitorano costantemente le temperature interne e segnalano eventuali variazioni.
- Interventi tempestivi: in caso di anomalie, il sistema avvisa automaticamente il personale dedicato, che può intervenire rapidamente per correggere la situazione.
- Certificazione delle condizioni: i dati raccolti durante il trasporto vengono archiviati e resi disponibili ai produttori, come prova del rispetto delle condizioni ottimali.
Gestione logistica e reputazione di marca
In un mercato in cui il 66,7% dei consumatori è disposto a rinunciare a prodotti percepiti come potenzialmente dannosi, rispettare i prodotti anche oltre le normative ATP è una scelta strategica che protegge la reputazione dei brand Food & Beverage e aumenta la fiducia del cliente finale. DIF Network garantisce soluzioni logistiche che tutelano la qualità, riducono gli sprechi e ottimizzano i costi operativi, offrendo un servizio che non si limita a rispettare le regole, ma punta all’eccellenza.
Grazie a una rete capillare e all’adozione di protocolli rigorosi, DIF Network distribuisce i tuoi prodotti termosensibili in modo sicuro ed efficiente, sia in Italia che in tutta Europa, valorizzando ogni singolo carico.
Vuoi scoprire come DIF Network può sostenere la tua azienda con soluzioni personalizzate? Visita la pagina dedicata alla distribuzione Food & Beverage e porta la tua logistica a un livello superiore: difnetwork.it/distribuisci-con-dif