Soluzioni di trasporto alimentare personalizzate per garantire qualità e sicurezza, dai prodotti freschi a quelli non soggetti a normativa ATP

Per le aziende del settore Food & Beverage, essere a proprio agio con tutti gli aspetti del trasporto ATP significa assicurare competitività, proteggere la reputazione del brand e salvaguardare la salute dei clienti. Non è solo una questione di conformità normativa, ma un vero discrimine tra l’eccellenza e la mediocrità nella gestione della catena del freddo. L’ATP risponde alle crescenti esigenze di freschezza e integrità alimentare dei consumatori, rappresentando una garanzia di sicurezza e qualità per i prodotti deperibili, in un mercato sempre più esigente. 

In sostanza, la corretta implementazione di questi standard può fare la differenza tra il successo e l’insuccesso di un’azienda alimentare. Questo articolo esplorerà le implicazioni del trasporto ATP per la sicurezza alimentare, le normative di riferimento e come DIF Network implementa questi standard per un servizio d’eccellenza nel trasporto di alimenti deperibili.

Cos’è il trasporto ATP? Ambiti e normative di riferimento

L’ATP, acronimo di “Accord Transport Perissable”, è un sistema regolamentato di trasporto specificamente progettato per garantire che alimenti freschi e refrigerati mantengano le loro caratteristiche di sicurezza e qualità lungo tutta la catena di distribuzione. Introdotto dalla Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE), l’accordo ATP stabilisce una serie di regole che per esempio includono:

  • i requisiti tecnici per i veicoli utilizzati nel trasporto di alimenti deperibili;
  • le classi di isolamento specifiche;
  • i criteri di refrigerazione;
  • le modalità di certificazione.

La normativa si applica al trasporto di alimenti deperibili che richiedono temperature specifiche per conservare la freschezza, come carni, pesce, prodotti caseari e molti altri alimenti freschi o refrigerati. L’importanza del trasporto ATP risiede nella sua capacità di garantire la sicurezza e la qualità degli alimenti deperibili lungo l’intera catena di distribuzione.

Il mantenimento della giusta temperatura durante il trasporto è fondamentale per prevenire il deterioramento dei prodotti alimentari e assicurare che questi arrivino al consumatore finale nelle migliori condizioni possibili: variazioni anche minime possono infatti accelerare il deterioramento organolettico, riducendo la freschezza e la qualità del prodotto.

Quando la temperatura non viene mantenuta entro parametri rigorosi, aumenta la probabilità di una proliferazione batterica che a sua volta incrementa il rischio di contaminazioni, compromettendo la sicurezza del prodotto. Il trasporto ATP, attraverso questi standard, assicura che ogni categoria di alimento sia trasportata alla temperatura ottimale, preservando qualità e sicurezza dal produttore al consumatore.

Tipologie di Mezzi per il Trasporto ATP

Nel trasporto ATP, la scelta del mezzo è determinante per garantire che gli alimenti mantengano le condizioni ideali di conservazione. Le due opzioni principali sono:

  1. Furgoni isotermici: veicoli dotati di pareti isolate, che limitano lo scambio di calore tra l’interno e l’esterno. Privi di un sistema attivo di refrigerazione, questi mezzi sfruttano l’isolamento termico per mantenere gli alimenti a una temperatura stabile per brevi periodi. Sono ideali per il trasporto di prodotti che non richiedono un freddo intenso, come alcuni tipi di frutta e verdura, o per viaggi di breve durata.
  2. Furgoni frigo: equipaggiati con un sistema di refrigerazione attivo, questi mezzi permettono di regolare e mantenere costante la temperatura interna del vano di carico. Possono operare in una gamma di temperature al di sotto dello zero, garantendo il mantenimento della catena del freddo in qualsiasi condizione esterna. Sono essenziali per il trasporto di alimenti altamente deperibili su lunghe distanze.

L’ATP stabilisce inoltre requisiti specifici per il monitoraggio della temperatura durante il trasporto:

  • i veicoli devono essere dotati di strumenti per misurare e registrare le temperature dell’aria;
  • tali strumenti devono essere conformi alle norme EN 13486:2002 e EN 12830:2018;
  • le registrazioni delle temperature vanno conservate per almeno un anno o più, a seconda della natura degli alimenti.

Questi requisiti assicurano un controllo costante e documentato delle condizioni di trasporto, permettendo di verificare il mantenimento della catena del freddo lungo tutto il percorso.

Procedure di test e certificazione ATP

I veicoli utilizzati per il trasporto ATP devono superare rigorosi test e ottenere una certificazione specifica. Le procedure, dettagliate nel documento ATP, includono:

  1. Test di efficienza dell’isolamento termico, con cui si misura il coefficiente globale di trasmissione termica (valore K) per valutare l’efficacia dell’isolamento del veicolo.
  2. Verifica degli apparecchi di raffreddamento o riscaldamento, attraverso la quale si controlla l’efficacia dei sistemi di controllo della temperatura installati sul veicolo.
  3. Controlli periodici almeno ogni 6 anni, in cui i veicoli vengono sottoposti a ispezioni per assicurare il mantenimento degli standard richiesti.
  4. Test specifici per le attrezzature, mirate alla verifica del funzionamento delle attrezzature refrigerate, meccanicamente refrigerate e riscaldate.

Al termine dei test, l’autorità competente rilascia un certificato di conformità valido per 6 anni, garantendo che i veicoli ATP mantengano condizioni ottimali per il trasporto di alimenti deperibili, assicurando la massima sicurezza alimentare e il rispetto delle normative vigenti.

Formazione del personale nel trasporto alimentare

L’accordo ATP definisce quindi i principi specifici per il trasporto di alimenti deperibili. In questo contesto, la formazione del personale rappresenta un tassello fondamentale, spesso sottovalutato. in questo caso, è il Regolamento CE 852/2004, nel Capitolo XII, a stabilire requisiti specifici che le aziende del settore devono rispettare:

  1. Gli operatori del settore alimentare devono garantire che il personale addetto alla manipolazione degli alimenti riceva una formazione adeguata in materia di igiene alimentare, in relazione al tipo di attività svolta.
  2. I responsabili dell’elaborazione e della gestione delle procedure basate sui principi HACCP devono ricevere una formazione specifica per l’applicazione efficace di tali principi.
  3. È necessario rispettare i requisiti della legislazione nazionale in materia di programmi di formazione per le persone che operano in determinati settori alimentari.

La formazione deve essere continua e costantemente aggiornata, per assicurare che il personale sia sempre al passo con le più recenti normative e best practice del settore: solo in questo modo, tutto il personale coinvolto nel trasporto ATP sarà in grado di gestire correttamente gli alimenti, mantenere gli standard di igiene necessari e rispondere adeguatamente a eventuali situazioni critiche durante il trasporto.

La soluzione DIF Network per il trasporto ATP

Nel settore del Food & Beverage, garantire la freschezza e la sicurezza degli alimenti durante il trasporto è una sfida cruciale. DIF Network affronta questa sfida con soluzioni su misura per le aziende produttrici di alimenti freschi e refrigerati, adottando pratiche che assicurano un controllo costante della temperatura, in ogni fase del processo logistico. 

I veicoli utilizzati da DIF Network per il trasporto di alimenti sono interamente dedicati ai generi alimentari, evitando la promiscuità dei carichi, riducendo così il rischio di contaminazione e proteggendo l’integrità del prodotto dal punto di partenza fino alla consegna finale.

Non solo. Per la conservazione e il trasporto di alimenti termosensibili, come vino e olio EVO, che di norma non rientrano nella normativa ATP, DIF Network aderisce volontariamente alle raccomandazioni raccolte dal CTS di OITAF: questo impegno permette di preservare le caratteristiche organolettiche originali degli alimenti.

Inoltre, DIF Network fa della trasparenza un valore fondante grazie all’uso della tecnologia EDI (Electronic Data Interchange): ogni fase della supply chain diventa tracciata e visibile, fornendo al cliente un controllo completo sulle operazioni logistiche, dalla raccolta fino alla consegna.

Con hub logistici strategici situati a Piacenza, Bologna e Caserta, DIF Network dispone di strutture all’avanguardia per la gestione di alimenti freschi e secchi, supportate da una rete di oltre 40 aziende affiliate e numerosi transit point distribuiti in tutta Italia. Un sistema capillare, che permette di garantire un servizio di distribuzione efficiente e tempestivo: DIF Network è così diventato un partner affidabile per le aziende del settore Food & Beverage che cercano soluzioni di trasporto alimentare sicure, efficienti e personalizzate.