“È l’esito di un percorso che stiamo tuttora facendo con OITAf. Una collaborazione iniziata dalla presa di coscienza dello scenario di incertezza nel quale siamo costretti a muoverci. Scenario caratterizzato dall’elevato grado di complessità dato dalle referenze gestite”. Umberto Torello – Amministratore Unico DIF Network e Presidente Transfrigoroute Italia.

Il 10 marzo – nell’ambito di un’ampia agenda sul Il futuro del trasporto a temperatura controllataShipping, Forwarding & Logistics meet Industry ci ha dato l’occasione di mostrare il grande lavoro che stiamo facendo. Un lavoro corale, scaturito da un percorso di confronto e condivisione operato assieme a diverse realtà. Il confronto ha portato alla definizione del primo volume del Libro Bianco realizzato da OITAf con il con il sostegno del MIMS, che ha visto tutti i soggetti – costruttori, noleggiatori, allestitori, esperti di logistica – prendere in esame il protocollo ATP. Un processo partecipativo sviluppatosi raccogliendo idee, posizioni, possibili scenari, predisposto per la raccolta delle osservazioni mediante tavoli di confronto. Risultato? Una mappatura e selezione dei dati ufficiali che ha portato alla definizione del Libro Bianco.

Un lavoro progettuale, primo in Italia, condiviso a livello di supply chain. Questo progetto si colloca in uno scenario, sottolinea Umberto, complesso, dove la dimensione relazionale è necessaria e il confronto tra istituzioni e imprese dovrebbe essere facilitato dalla condivisione degli stessi problemi. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che ogni soggetto rinunci alla logica unilaterale senza per questo abbandonare il proprio ruolo ma adottando un approccio nuovo che tiene conto delle esigenze degli altri soggetti.

“La mia, la nostra visione sul futuro della logistica a temperatura controllata è una filiera certificata dalla produzione al consumo. Tuteliamo la qualità della produzione, tuteliamo la salute del consumatore, tuteliamo il marchio Made in Italy. Con DIF Network ci stiamo provando, anche grazie agli affiliati e, consentitemi, grazie a OITAf”.